Progetto Armonia | Scuola Primaria

PROGETTO ARMONIA

PINOCCHIO…un bambino come me!

Settembre, se qualche “non addetto ai lavori” entrasse nelle aule di una scuola nei giorni che precedono l’ingresso dei bambini per il nuovo anno scolastico, si stupirebbe nel vedere insegnanti di ogni età, foggia e fattura che si arrovellano nel cercare idee originali, disegni, cartelloni, progetti che hanno lo scopo di rendere più bella e affascinante l’avventura della conoscenza agli occhi dei ragazzi, per rendere l’imminente anno che sta per svelarsi un’esperienza piena di meraviglia.

Un’idea che ogni anno mette a dura prova la fantasia e l’ingegno di noi tutti è il “progetto ARMONIA”perché riguarda tutte le classi della scuola primaria dalle prime alle quinte, riguarda le competenze didattiche dei nostri bambini, le competenze affettive, relazionali, sociali,  possiamo dire che riguarda soprattutto il nostro cuore; dico “nostro” perché ciò da cui partiamo è il nostro desiderio di felicità, bellezza, giustizia che è uguale, come portata (…è rapporto con l’Infinito!!!), a quello dei nostri bambini: insomma è il tentativo di tenere presente la persona che abbiamo davanti nella sua totalità!

 Il bambino non si sviluppa da sé, ma in base al contesto in cui è inserito, che non è indifferente. Noi abbiamo l’idea che il bambino dev’essere stimolato: bisogna insegnargli, parlargli, bisogna arricchirlo cognitivamente. Ebbene, tutto questo diventa seme in  un terreno fertile per la crescita dei nostri ragazzi se innanzi tutto il contesto in cui avviene è una relazione significativa tra due “tu” che si incontrano; non per nulla la prima parola che normalmente viene pronunciata da un bimbo è “mamma” e non “io”: la coscienza di sé e la conquista del mondo si verifica in primo luogo dentro un rapporto dove un altro mi “educa” (nel senso etimologico del termine cioè mi “conduce”).

Con il progetto ARMONIA ci  proponiamo, ogni anno in modo diverso,  di coinvolgere bambini ed insegnanti nell’impegno di costruire insieme un ambiente accogliente, ricco di valori umani e cristiani e coinvolgere la famiglia, punto di riferimento fondamentale per ogni bambino, chiamata ad accogliere il dono della vita e a farla crescere.

L’obiettivo quindi, è quello di promuovere lo sviluppo integrale del bambino ponendo attenzione, oltre alla dimensione fisica e cognitiva, anche a quella affettiva e spirituale e di condividere, come comunità scolastica, le esperienze cristiane di preghiera, di impegno nella ricerca del bene, di solidarietà, di perdono.

E così, eccoci intenti ad arrovellarci pensando a parole, attività, storie che riescano a trasmettere dei contenuti che possano trasformarsi in piccoli impegni concreti, come aiutare un compagno in difficoltà o accogliere un nuovo amico in un gioco e facciano crescere i nostri bambini.

Quest’anno abbiamo pensato come sfondo integratore per il nostro progetto la favola di Pinocchio di Carlo Collodi. Scrive Stanislaw Grygiel:”Le fiabe sono una grande parabola sul mistero che è la vita. L’uomo, ascoltandole impara se stesso. Gli parlano della sua casa perduta, del suo errare e del dolore, del suo grande desiderio di tornare all’antica condizione e di Colui che si svela in un modo che sconvolge totalmente l’uomo e gli offre una mano di aiuto. Le fiabe aprono all’uomo gli occhi e quindi lo educano”.

Pinocchio è una favola capace di raccontare la grande avventura dell’uomo che cerca di diventare Uomo davvero e si accorge di poterlo essere, con tutti i suoi errori e le sue contraddizioni, perché viene continuamente accolto e perdonato da un Padre che dà la vita per lui, e grazie al quale può essere generato di nuovo, come nel Battesimo.   Così ci siamo improvvisati attori e attrici e abbiamo rappresentato Pinocchio, Geppetto, il Grillo Parlante, Mangiafuoco, la Fata Turchina, ciascuno secondo i propri talenti e con tanta simpatia: non ci siamo fatti mancare neanche il gatto e la volpe!!! Armati di parrucche, cappelli, bacchette magiche, e pochi elementi scenografici che suggerissero in punta di piedi alla fantasia dei bambini in che direzione spiccare il volo abbiamo cominciato a recitare… e davanti agli occhi stupiti e attenti dei nostri alunni ci siamo lanciati in questa grande avventura. Tra una battuta e l’altra, fra le risate divertite dei bambini che vedevano sotto nuove spoglie i loro consueti insegnanti…la storia del burattino di legno di buona volontà che deve imparare a fare scelte giuste nella vita e che molto spesso sbaglia (come sovente accade anche a ciascuno di noi…) ha cominciato a dipanarsi. Il burattino, interpretato egregiamente da Sara, la nostra insegnante di musica incontra buoni e cattivi consiglieri, sbaglia ma si pente tutte le volte che si accorge di essersi allontanato dalla volontà del padre, che lo ama senza condizioni e che è sempre pronto a riaccoglierlo nonostante i suoi limiti. Abbiamo deciso di proporre la favola “a puntate”,trovandoci con tutte le classi insieme senza preavvertire quando sarà la successiva, così l’attesa e l’eccitazione del nuovo appuntamento tengono desto il desiderio di scoprire ogni volta qualcosa in più. Alla fine della drammatizzazione cerchiamo di trarre un insegnamento, “un compito” lo chiamiamo, che ci aiuti a rendere concreto il nostro tentativo di migliorarci, di crescere. Stupisce come ogni volta, quando “tiriamo le fila” della storia per riprendere il racconto i bimbi ricordino ogni minimo particolare, probabilmente perché in loro la capacità di immedesimarsi nel protagonista è più immediata che negli adulti, che troppo spesso credono già di sapere… Siamo tutti un po’ Pinocchio, abbiamo tutti bisogno di Qualcuno che ci perdoni e ci aiuti a ricominciare, perché come Pinocchio, ogni uomo ha bisogno di fare scelte, sperimentare amicizie, imparare a riconoscere i buoni e i cattivi maestri, sbagliare ma anche essere capace di ricominciare sempre con ironia, coraggio,  umiltà, baldanza…

“Da solo non  riesco sempre a comprendere le cose e questa storia mi fa capire che gli adulti intorno a me possono sempre aiutarmi dandomi i consigli che mi servono per fare la cosa giusta..” mi dice un mio alunno tornando in classe dopo la scenetta… “ E poi, se qualcuno si sacrifica per te, bisogna imparare a ringraziare perché siamo più fortunati di quello che pensiamo!” ribadisce  subito un altro….e io aggiungo: “giusto ragazzi! E queste cose valgono per tutte le età fortunatamente!”

Emilia Brivio


tappa1° Tappa

 

1^TAPPA settembre (1) 1^TAPPA settembre (3) 1^TAPPA settembre (9) 1^TAPPA settembre (16) 1^TAPPA settembre (34) 1^TAPPA settembre (37)

 

tappa2° Tappa

 

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tappa3° Tappa

 

Terza tappa Pinocchio e Mangiafuoco (1) Terza tappa Pinocchio e Mangiafuoco (2) Terza tappa Pinocchio e Mangiafuoco (10) Terza tappa Pinocchio e Mangiafuoco (12) Terza tappa Pinocchio e Mangiafuoco (19) Terza tappa Pinocchio e Mangiafuoco (21) Terza tappa Pinocchio e Mangiafuoco (25) Terza tappa Pinocchio e Mangiafuoco (27)