Bologna, 3 settembre 2014 – In occasione dell’inizio dell’anno scolastico e nell’anno del bicentenario della nascita di don Bosco, la comunità di Bologna Maria Ausiliatrice ha proposto una giornata di formazione sul tema della spiritualità salesiana aperta agli insegnanti e docenti e al personale scolastico che hanno a cuore l’educazione dei bambini, ragazzi e giovani. Anche la nostra scuola ha accolto l’invito con la partecipazione di una ventina di persone.
La giornata, è stata caratterizzata da una presenza d’eccezione, don Pascual Chávez, rettor maggiore emerito.
La presenza numerosa di insegnanti ed educatori al mattino più di 260, di ogni ordine e grado scolastico, laici, FMA e SDB dell’Emilia Romagna e non solo, è un indicatore chiaro del successo dell’iniziativa.
Don Pascual, con la sua profonda esperienza educativa, lo sguardo mondiale, la sua ricca preparazione spirituale e culturale, ha trattato il tema “Educare oggi con lo stile di don Bosco”.
Riportiamo alcuni spunti senza pretesa di esaurire il contributo offerto:
– la vera crisi non è tanto economica quanto culturale
– la scuola è chiamata a recuperare la sua missione che è quella di preparare persone, di promuovere una cittadinanza attiva, una educazione che diventa arte per imparare a vivere, convivere, cercare la verità, essere felici
– la sfida per la scuola arriva da nuove agenzie educative che sono fucina di modelli culturali: i mezzi di comunicazione sociali, gli ambienti del tempo libero, gli ambienti di socializzazione
– il pluralismo di proposte, la divergenza degli influssi rende più impegnativa l’educazione
– aggiornare il sistema preventivo attraverso categorie che possano raggiungere gli obiettivi che don Bosco aveva in mente : aiutare gli alunni a coniugare VALORI, SAPERI e IMPEGNO SOCIALE
– Identita’ cristiana della proposta ANTROPOLOGICO/EDUCATIVA :privilegiare la propria testimonianza di Fede, invece che la spiegazione “teorica” della Fede
– l’ambiente educativo (la forma di educare) deve ricreare un ambiente di famiglia per aprire il cuore dei giovani (Amare / Accogliere)
– non si può essere educatori per svolgere un servizio, ma educatori che esprimono nella professionalità l’adesione al progetto della scuola/comunità educativa e contribuiscono alla sua realizzazione… che arrivano a vivere l’essere educatore come vocazione
– educare alla solidarietà, all’attenzione del bene comune …
Con tanta semplicità don Pascual ha ringraziato tutti noi presenti per ciò che siamo e ciò che facciamo.