Incontro di Don Elio con il Liceo

Un compleanno che si rispetti occorre abbia: un festeggiato e quindi una festa. E una festa non può non avere: invitati (meglio numerosi!), un regalo, buona  musica e … è proprio il caso di dire … dulcis in fundo,  un nutrito e nutriente momento conviviale!

In estrema sintesi questo è stato per gli allievi e i docenti del nostro Istituto il “duecentesimo compleanno di don Bosco”: una vera festa!

Al centro della festa il festeggiato, don Giovanni Bosco, presente e vivo nonostante gli anni che passano: un vero e proprio “giovane di 200 anni fa” da alcuni scoperto, da altri riscoperto, figura essenziale della Storia e della Pedagogia del nostro tempo e del nostro quotidiano scolastico.

Numerosi gli invitati, allievi e docenti: incontrarci e incontrare Don Elio Cesari (responsabile  della Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Salesiana Lombardo-emiliana) ha conferito alla mattina subito il carattere della festa e proprio dalle sue parole subito il regalo: Don Bosco.

Sì, perché nelle feste “vere”,  la presenza del festeggiato è già il regalo. Gli allievi attraverso una riflessione sui momenti salienti della sua vita e i docenti attraverso i nodi essenziali del suo pensiero hanno potuto “stare” con lui,  sentire parlare di lui e, cosa più importante, sentire parlare lui. Lasciarsi sfidare da parole antiche che risuonano nel vuoto delle parole di oggi è stata la più bella musica.

Per gli studenti “amicizia”, “amore”, “fiducia” … ”felicità”; per i docenti “educazione come espressione della carità”, “comunità educante”, “autorevolezza” al posto dell’autorità.

Alla fine la possibilità di stare insieme a godere di un favoloso buffet e del clima di amicizia e vera gioia che don Bosco ha creato e crea ancora da duecento anni.

Auguri don Bosco!