La magia del fiume Brenta | Scuola Media

Dopo un lungo viaggio in autobus, giovedì 23 maggio, siamo arrivati alla seconda sorgente del fiume Oliero, un affluente del Brenta, in Veneto.
L’acqua era alta, perché il giorno prima aveva piovuto molto, ma siamo riusciti ugualmente ad entrare nella grotta carsica in cui si raccolgono le acque dell’altopiano di Asiago.
Non era una scabrosa caverna, era quasi liscia; l’entrata simile ad una enorme crepa della roccia all’interno della quale il fiume scrosciava, nascosto da una tenda di buio e tenebre fittissime che non lasciavano entrare neanche un sottilissimo raggio di luce. Il mio primo pensiero fu: “È così buio che non si vede niente; sarà bellissimo!”. Ero elettrizzata dall’idea di entrarci. 
Ci siamo dovuti dividere in gruppi da 10-12 ragazzi; tutti con giubbotto e caschetto (sembravamo travestiti da pompieri, il che era a dir poco esilarante).
Mi ha suscitato un po’ di inquietudine vedere i miei amici e compagni salire sulle barchette per venire inghiottiti dall’oscurità. Tuttavia, quando è arrivato il mio turno, sono salita sulla barca senza paura e sono entrata nella grotta. Sono rimasta stupita: un’intera parete di stalattiti e stalagmiti spettacolari, come una cascata di roccia. La guida ci ha spiegato che quella formazione di roccia aveva rischiesto miliardi di anni e che fra altrettanto tempo sarebbe arrivata a murare la “stanza”. Ci ha fatto anche notare che un pezzo di roccia era marrone scuro anziché grigio, perché nel corso degli anni gli escursionisti si erano aggrappati a quell’appiglio, ma avevano lasciato del grasso della loro pelle sulla parete che aveva impedito all’acqua di continuare a scorrere. Quella parete è rimasta impressa “a fuoco” nella mia mente.

Una volta a casa, ho rielaborato il tutto e ho tradotto le mie emozioni in poesia!

La grotta dell’ Oliero

Sali e scendi

Lascia e prendi

C’è una grotta

Fuori rotta

Ammirare

Questo fiume

Azzurro mare

È un piacere da provare

Sulla barca devi salire

Senza sapere

Cosa sta per venire

Ma quando è l’ora

Dovrai partire

Verrai inghiottito

Dal buio

Che incombe

Scuro

Come tombe

Il resto

Va

Veduto

Va

Vissuto

Anita Moser, 1B