Per non dimenticare

Mercoledì 28 gennaio, le classi III, IV e V della nostra scuola primaria si sono recate in piazza San Quirino davanti al portone del civico n. 4. In quello stabile vi era la casa di Lucia Finzi, un’ebrea correggese deportata e assassinata ad Auschwitz il 26 febbraio 1944.

Davanti al portone di casa sua è stata deposta, su un sanpietrino, una piccola targa commemorativa in ottone che l’artista berlinese Gunther Demning installa in tutta Europa davanti alle case in cui abitavano le persone deportate e assassinate nei campi di concentramento e sterminio nazisti.

Questo “segno della memoria” , detto anche pietra d’inciampo, invita il passante a fermarsi, a leggere e quindi, di conseguenza, a non dimenticare coloro che sono state vittime della Shoah.

I nostri bambini hanno posto davanti al portone della casa di Lucia tre sassi, come usanza della religione ebraica, con scritto sopra “Per non dimenticare”.

Per i nostri bambini è stata un’esperienza molto forte!

Durante le conversazioni che si sono tenute in classe al ritorno a scuola, in tanti hanno espresso i loro sentimenti di tristezza, compassione e di incredulità davanti a tanta crudeltà.

Queste brutte cose non devono capitare più.”

Mi fa paura che l’uomo possa arrivare a tanta crudeltà.”

Devo essere coraggiosa e non mi devo arrendere nelle situazioni difficili.”

Tutti gli uomini hanno diritto di essere liberi anche se di colore o religione diversi: agli occhi di Dio siamo tutti uguali!”

Io mi sento molto fortunato perché sono libero e felice perché ho accanto a me la mamma e il papà.”

È importante che i nostri bambini, attraverso le loro sensibilità, imparino che è fondamentale non dimenticare perché il ricorso può costruire un futuro migliore.

Prova amico, ad aprire il tuo cuore alla bellezza

quando cammini tra la natura

per intrecciare ghirlande coi tuoi ricordi:

anche se le lacrime ti cadono lungo la strada,

vedrai che è bello vivere.”

Anonimo, Terezin 1941

Leggi il documento con la storia di Lucia.