Quarta tappa Progetto Armonia | Scuola Primaria

Continua il Progetto Armonia alla Scuola Primaria, alla scoperta della storia di Madre Teresa di Calcutta.

4^ TAPPA: Correggi un’azione o un comportamento sbagliato per capire il giusto e il bene. 

BAMBINA: Oggi che qualità della matita scopriremo, nonna?

NONNA: La capacità di correggersi. Il tratto della matita infatti ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a capire il giusto e il bene.

BAMBINA: Non capisco nonna. 

NONNA: Ascolta questo episodio accaduto a Madre Teresa e capirai.                 

Uscita dal convento, Madre Teresa, con alcune sue ex allieve che si erano unite a lei, costruisce una scuola con una tenda tra le baracche di Calcutta. Inoltre visita le famiglie più povere portando cibo, cure e conforto. 

Un giorno vede ai margini di una strada una donna moribonda, sola, senza nessuno. 

Donna per terra moribonda e poi Madre Teresa

DONNA: Aiuto! Aiuto, qualcuno mi aiuti!

M.TERESA: Non ti preoccupare! Avrò cura di te. Vado a chiamare dei soccorsi!

Entra un medico

M.TERESA: Dottore, venite! Fate presto. C’è una donna in strada che sta molto male.

DOTTORE: Ci dispiace, ma non abbiamo ambulanze da mandare e non c’è nessun letto libero in ospedale. Provi da qualche altra parte.

Il medico esce 

NONNA: Madre Teresa sa che c’è poco tempo e allora va in farmacia per comprare un farmaco che possa aiutare quella donna e con il fiato corto torna nel punto in cui l’ha lasciata, ma è troppo tardi.

M.TERESA: Nessuno può morire così! 

M.Teresa e la donna escono mentre la nonna parla 

NONNA: Madre Teresa non può far passare un solo giorno accettando questa situazione e il giorno dopo si reca in Comune

Entra un funzionario e poi Madre Teresa 

FUNZIONARIO: Buongiorno, mi dica sorella 

MADRE TERESA: Ieri ho assistito ad una cosa tremenda: una donna è morta perché nessuno la voleva curare! Anche i cani e i gatti sono trattati meglio in questa città. Se non potete fare nulla, allora datemi dei locali che ci penserò io con le mie suore ad accogliere i moribondi e ad offrire loro almeno una morte dignitosa.

FUNZIONARIO: Ci sarebbe una stanza in periferia, è ampia e ben tenuta. Oppure, se preferisce, ci sono due locali in una zona più centrale, ma sono veramente malmessi.

M.TERESA: Prendo quelli! Ci penseremo noi a renderli accoglienti.

M.Teresa e il funzionario escono 

NONNA: Le stanze si trovano nelle vicinanze del tempio della dea Kalì, ma i sacerdoti del tempio e i fedeli, scandalizzati e contrari a quella presenza fastidiosa, protestano e chiamano la polizia.

Entra un poliziotto che parla con una donna 

DONNA: Mandi via quelle suore!! Non le vogliamo…e poi tutti quei moribondi!! Che orrore!

POLIZIOTTO: Non vi preoccupate…ci penso io a far sloggiare quella gentaglia!

L’uomo si dirige da M.Teresa che sta accudendo un malato e insieme mimano ciò che la nonna racconta

NONNA: Il poliziotto si presenta con fare molto aggressivo lanciando accuse e minacce, ma Madre Teresa lo accoglie con mitezza, invitandolo a vedere quello che realmente accade in quel luogo. Quando vide ciò che le suore facevano là dentro – la cura amorevole, e straordinaria per tutti i poveri in fin di vita – rimase sconcertato e commosso. 

POLIZIOTTO: Madre, quello che state facendo per questi poveri è meraviglioso. Vi auguro ogni bene e che il vostro Dio vi benedica e vi sostenga in quest’opera.

Il poliziotto esce e si rivolge alla donna

POLIZIOTTO: Manderò via le suore, solo quando anche voi sarete capaci di svolgere il loro lavoro con lo stesso amore.

Il poliziotto esce

NONNA: Nessuno ebbe il coraggio di replicare e pian piano la gente capì l’importanza di quel luogo per i più poveri e qualcuno incominciò anche ad aiutare le suore. Madre Teresa chiamò quel luogo “Nirmal Hriday” che significa “Cuore puro”.

BAMBINA: Nonna forse ho capito! Il poliziotto e l’uomo hanno capito di essersi comportati male con Madre Teresa. Hanno cancellato il loro pensiero cattivo perché hanno capito che ciò che le suore facevano era giusto, proprio come la gomma che cancella il tratto sbagliato della matita.

NONNA: Brava tesoro!! Ora andiamo che è ora di fare i compiti….

BAMBINA: I compiti?! Va bene nonna! (rassegnata)