Santi e contenti – Festeggiamo don Bosco!

“Santi e contenti: così ci ha pensati Dio”

 La celebrazione del 31 gennaio festa di Don Bosco, oltre al grande dono della reliquia del Santo dei giovani portata solennemente in processione durante la  Messa  nella chiesa di S. Pietro, è stata occasione di riflessione sull’ultima Strenna del Rettor Maggiore dei salesiani Ángel Fernández  Artime sulla Santità, celebrata dal salesiano Don Stefano Stagni, dai sacerdoti e diacono, dell’Unità Pastorale.

Prima dell’omelia è stato presentato una gigantografia con persone di ogni età: ci sono ragazzi e adulti che nella loro vita svolgono attività diverse, cercando di realizzare, nei migliori dei modi, con fatica e impegno, la vocazione a diventare santi. C’è una figura senza volto: ognuno di noi deve sentirsi parte di questo gruppo.  Il Papa ce lo ribadisce: “La santità è la vocazione e felicità di ogni cristiano”.

È la santità della porta accanto, della gente comune, di padri e madri, di educatori e giovani che ancora oggi sono affascinati dal messaggio del Vangelo e lo vivono con gioia nella quotidianità. La chiamata alla santità è familiare nella tradizione salesiana. Da don Bosco, a Madre Mazzarello, a tanti salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice, a tanti educatori e laici, ai ragazzi e ai giovani che furono educati nei cortili e nelle scuole dei fondatori e in ogni parte del mondo.

Per tutto il mese di gennaio ogni ordine e grado, in modalità diverse, si è impegnato a riscoprire il valore della santità della porta accanto attraverso la preghiera, la riflessione, il gioco. Il Signore, per intercessione di don Bosco, faccia sentire forte l’appello personale alla santità come lo fu per il giovane S. Domenico Savio che disse: “È facile essere santi, desidero farmi santo, io voglio assolutamente, ho assolutamente bisogno di farmi santo, sarò infelice finché non sarò santo”.

La festa si è protratta, in un momento di convivialità,  al salone delle feste con il rinfresco con la collaborazione e l’impegno di tante persone. Un grazie a ciascuno e in modo particolare a Gianni Catellani per la grande disponibilità di accoglierci nei locali del salone e condividere con noi questi momenti di festa.