Visita di mons. Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, alla nostra scuola.

“Non c’è responsabilità più grande e doverosa che occuparsi dei giovani.
Sono la sostanza della comunità.”

Queste sono solo alcune delle profonde e belle parole che sua Eccellenza, mons. Massimo Camisasca ha rivolto agli insegnanti, in occasione della visita presso i nostri Istituti il 29 Settembre.

Inizialmente il vescovo Massimo ha voluto incontrare i ragazzi di terza media, per rivolgere loro alcune parole sul tema: “Orientarsi al futuro nella Scuola e nella Vita“, cercando di riflettere con loro sugli strumenti che abbiamo a disposizione per compiere scelte efficaci e meditate.

In seguito é arrivato il momento dei ragazzi del nostro Liceo, che hanno sottoposto al vescovo un argomento non semplice: “Nuova Umanità cercasi : Scienza, Cultura e Fede”.

Cosa cambierebbe nel mondo se la scienza dimostrasse la non esistenza di Dio? Come é possibile vivere una vita finita, se noi siamo esseri con infiniti desideri? Come riesce ad amare la sua umanità senza lasciarsi condizionare dal giudizio degli altri? Ha mai sentito limitata la sua libertà dalla vocazione sacerdotale?

Queste sono solo alcune fra le domande che i ragazzi hanno posto a sua Eccellenza, in un dialogo molto vivo e stimolante.

Il vescovo ha invitato i ragazzi a cercare nel profondo del loro essere le domande esistenziali che caratterizzano da sempre l’uomo, riflettendo sul senso della vita, del dolore, della giustizia.

É importante riconoscere che con la nostra ragione non potremo spiegare tutto e definire tutto, ma la rivelazione é un dono che ci aiuta a percorrere strade che da soli non riusciremmo ad intraprendere.

” In un mondo imperfetto noi amiamo per scelta, in un mondo perfetto saremmo costretti ad amare”. 

Successivamente il vescovo Massimo ha incontrato gli insegnanti, interrogandosi sul senso educativo della scuola oggi.

A quali orizzonti condurre i ragazzi in una società così liquida? 

Chiunque ricopra un ruolo educativo deve mostrare ai giovani che vivere é un’impresa possibile, é un’impresa grande e in questo la scuola ha un compito molto importante: innamorare i ragazzi alla realtà. Le materie scolastiche sono formidabili canali per fare questo.

La scuola non deve sostituirsi alla famiglia, che detiene il principale compito educativo, tuttavia esse collaborano insieme per una crescita piena del giovane.

I ragazzi sono portatori di un mistero personale prezioso e nascosto, che a noi spetta di fare emergere e crescere, in un dialogo continuo in cui l’educatore e il genitore hanno un compito di autorevolezza importante, ma mai di dominio.

Passione, pazienza, amore per il lavoro e per i giovani: queste sono le caratteristiche indispensabili per un adulto che deve relazionarsi con chi rappresenta il futuro della nostra società.

Grazie vescovo Massimo!

 

(Oltre a quelle sotto riportate, sono disponibili fotografie della visita del Vescovo sul sito del settimanale religioso “La libertà”)